Problemi ai reni: ecco alcuni segnali da non sottovalutare
Spesso le malattie renali non presentano sintomi fino a quando la loro condizione non tende ad aggravarsi. Riconoscere i segnali di un problema ai reni può essere molto importante per sottoporsi tempestivamente ad esami che possano poi confermare o meno la diagnosi e dare l’avvio ad una eventuale terapia.
Come riconoscere le malattie renali?
Le malattie renali possono presentare diversi sintomi che, tuttavia, non facendo direttamente riferimento ai reni, vengono erroneamente attribuiti ad altre condizioni. Talora le persone con problemi ai reni tendono a non manifestare alcun sintomo fino alle fasi molto avanzate della malattia, quando i reni sono già danneggiati in modo irreparabile. Questo è uno dei motivi per cui solo una bassa percentuale di pazienti è consapevole di avere una malattia renale. L’unico modo per diagnosticare una malattia renale è sottoporsi ad un esame di laboratorio, ma esistono alcuni segnali che potrebbero aiutarci a sospettarla
Sei sempre stanco
I reni filtrano i rifiuti dal sangue eliminandoli con l’urina. Quando i reni non funzionano correttamente, le tossine possono accumularsi. Un sintomo comune in questi casi è la sensazione perenne di affaticamento. Potresti sentirti esausto, debole o avere difficoltà a concentrarti. I reni, inoltre, producono un ormone (l’eritropoietina) che regola la produzione di globuli rossi: se ne hai meno del dovuto si determina un’anemia e il sangue non può fornire l’ossigeno necessario ai muscoli e al cervello.
Hai viso e piedi gonfi
Una malattia renale può portare all’accumulo di liquido nel corpo che può causare gonfiore a piedi, caviglie, gambe, mani o volto.
Hai spesso l’affanno
L’anemia indotta dalla carenza di eritropoietina e l’eventuale accumulo di liquidi possono portare a facile affaticabilità e sensazione di fiato corto.
Soffri di crampi muscolari
Crampi alle gambe e altrove possono essere un segno di ridotta funzionalità renale. Lo squilibrio nei livelli di sodio, calcio, potassio, magnesio o altri elettroliti e l’accumulo di tossine possono infatti interferire con il funzionamento dei muscoli e dei nervi.
Senti la mente annebbiata
Quando i reni non filtrano correttamente le scorie azotate, le tossine che si accumulano possono influenzare il cervello (insieme all’ anemia che riduce l’apporto di ossigeno di cui il cervello ha bisogno), con sintomi come deficit di concentrazione e memoria.
Hai la pelle secca e pruriginosa
L’accumulo delle tossine che i reni non riescono ad eliminare può anche causare una sensazione di prurito. Nel tempo, i reni potrebbero non essere in grado di bilanciare i minerali e i nutrienti nel corpo, rendendo la pelle secca.
Dormi male
Diversi studi mostrano un legame tra malattia renale cronica e sonno disturbato per crampi, “gambe senza riposo” o apnea notturna.
Hai scarso appetito
Le malattie renali possono causare perdita di appetito e, nei casi più gravi, nausea e vomito ripetuti.
Hai l’alito cattivo
Quando i reni non riescono a filtrare i rifiuti, possono causare una condizione chiamata uremia che può manifestarsi con un alito maleodorante simile all’ammoniaca. Anche il cibo può assumere un sapore metallico o sgradevole.
Hai un’urina anormale
L’aspetto schiumoso delle urine potrebbe essere il segno della presenza di albumina (una delle proteine più importanti dell’organismo), a causa di un malfunzionamento del filtro renale. Una malattia renale può anche manifestarsi con perdita di sangue nelle urine (anche se più frequentemente la presenza di sangue può essere causata da calcoli renali, tumori, infezioni).
Quali possono essere le cause di un problema ai reni?
Le cause principali delle malattie renali sono quelle già note per le malattie circolatorie: l’ipertensione, l’aterosclerosi, il diabete e il fumo, a cui si aggiungono danni indotti da farmaci (in particolare l’uso eccessivo di antiinfiammatori), le malattie immunologiche primariamente, focalizzate ai reni o più generalizzate, oltre a infezioni croniche e difetti di sviluppo dei reni e delle vie urinarie, di natura congenita o ereditaria.
Quando rivolgersi ad uno specialista?
In tutti i casi in cui la causa della malattia renale non sia immediatamente evidente e quando la malattia tenda ad assumere un andamento progressivo, più o meno rapido, e richieda, quindi, cure personalizzate ed articolate per poterne arrestare quanto più possibile l’evoluzione e, nei casi più favorevoli, anche di recuperare anche la funzione persa.
Quali esami fare per diagnosticare un problema ai reni?
Gli esami iniziali sono piuttosto semplici: un prelievo di sangue per dosare la creatinina (una sostanza prodotta dai muscoli che viene eliminata dal rene in modo proporzionale alla sua capacità di filtrare il sangue), l’urea (che dà un’indicazione della ritenzione di tossine), gli elettroliti e la raccolta di un campione di urine del mattino per cercare la presenza di proteine, anche in piccole quantità (microalbuminuria), globuli rossi, globuli bianchi, cellule renali, cristalli, batteri.
Nel caso si riscontrassero delle alterazioni, il successivo esame fondamentale è un’ecografia dell’apparato urinario, per valutare lo stato dei reni e delle vie urinarie.